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Energia e Teatro. Intervista a Stefano Volpe

Energia e Teatro

Esiste una definizione di teatro per ogni artista che abbia calcato un palcoscenico o che ne abbia avuto a che fare a vario titolo.

Ma non solo. Anche gli spettatori, da quelli occasionali agli habitué delle platee hanno una loro personale visione del teatro.

Impegno civile, emozione, follia, comunione, unicità, catarsi, fantasia, magia sono termini ricorrenti in ogni discorso sul teatro.

Ma l’elemento onnipresente in qualsivoglia descrizione dell’esperienza teatrale è senza dubbio l’energia.

Il Teatro è Energia pura

Oggi parliamo con un amico di Energia365, Stefano Volpe: attore, autore e regista teatrale, vocal e mental coach e professionista della comunicazione. Uomo di grande esperienza e straordinaria umanità, Stefano ha vissuto il teatro in ogni sua sfaccettatura, dalla tensione dei camerini alla compiutezza liberatoria di un applauso, conoscendone i segreti e collaborando con personaggi che ne hanno resa immortale l’arte.

energia e teatro

 

Buongiorno Stefano, ti andrebbe di darci la tua definizione di teatro?

Il teatro è energia pura e alchimia emotiva. Una bolla al di fuori del tempo e dello spazio in cui tutti insieme, attori e pubblico, si compie un viaggio stra-ordinario; vivere una vita, all’interno della vita stessa.

 

Energia e teatro. È più quella che si trasmette o quella che si riceve? Parlaci della tua esperienza.

Si tratta di instaurare un flusso emotivo/energetico fra azione in scena e pubblico che quindi non è più passivo ma parte palpitante di un unico organismo. Pubblico e attori diventano una parte sola: ognuno condivide l’altro.

 

Un consiglio su come riscoprire e utilizzare l’energia che il teatro è in grado di offrirci, soprattutto in questo periodo storico fatto di distanziamenti, di isolamento e di limitate occasioni di spostamento e di incontro.

A me non piace il teatro in smart working. E’ nient’altro che una parvenza di teatro, un surrogato che può solo ottenere l’effetto di allontanare i futuri spettatori, “in presenza”. Però si possono fare dei velocissimi trailer corti (non più di 15/20 secondi), efficaci e ben montati che possano incuriosire i futuri spettatori a tornare al teatro fisico, reale quando ci saranno le condizioni minime di sicurezza.

 

Per approfondire le attività di Stefano Volpe: vocalcoachingproject.net

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